LA FISIOTERAPIA ANTALGICA: UN APPROCCIO INDISPENSABILE PER IL DOLORE CRONICO
Il termine ” fisioterapia” deriva dal greco “fisio”( NATURALE ) e ” terapia” ( CURA ) ed ha origini molto lontane nel tempo, tanto che alcune fonti storiche fanno risalire la sua pratica a Ippocrate e Galeno ( 500 a.C.). La fisioterapia si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione di pazienti con patologie o disfunzioni al sistema neuro-muscoloscheletrico.
La Fisioterapia è un percorso che il paziente deve percorrere per poter affrontare il suo deficit funzionale, meccanico ed emotivo.
E’ una branca specifica della fisiatria dove il terapeuta che si approccia al paziente deve essere in grado di capire la patologia specifica di un’articolazione o di un muscolo ma anche di valutare la capacità di recupero da parte del paziente.
Di quali tecniche si avvale la fisioterpia ?
La Terapia fisica strumentale che si avvale dell’ausilio di macchinari elettrici come le correnti elettriche, gli ultrasuoni, le onde elettromagnetiche, le radiofrequenze; questi hanno lo scopo di ridurre o controllare il dolore e di accelerare la guarigione di un tessuto lesionato migliorando prima di tutto il micro-circolo e l’irrorazione sanguigna, permettendo al tessuto di riossigenarsi ed iniziare il processo di recupero bio-chimico.
La Terapia manuale consiste nella manipolazione dei tessuti periferici e utilizza il linfodrenaggio, la massoterapia, l’osteopatia, la chiropratica ed altri tipi di tecniche manipolative.
Infine, la fisioterapia riabilitativa vera e propria, che si traduce per il paziente, in un percorso per il recupero di funzioni lese da un processo patologico in ambito ortopedico, neurologico, cardio-respiratorio etc.
Come il fisiotepista si approccia al paziente ?
In primo luogo, per il fisioterapista non e’ tanto importante la diagnosi clinica in se, quanto individuare quello che si chiama lo ” specifico patologico” , ossia tutto ciò che il paziente porta dentro s’è, al fine di individuare il piano terapeutico e le modalità di trattamento più idonee per lui.
In cosa consiste esattamente ” lo specifico patologico” ?
E’ l’insieme delle caratteristiche specifiche del soggetto. Oltre al disturbo principe e’ necessario prendere in considerazione tutte le sue patologie, la sua sfera emotiva e capire come si relaziona con la sua malattia e il suo grado di consapevolezza. Questo ci permette di trovare il giusto approccio con il paziente in modo tale che si riesca ad ottenere il massimo risultato nella pratica riabilitativa.
Qual è la metodica che adotta il terapista per trarre il massimo risultato?
Un paziente con una malattia neurologica progressiva sarà in grado di rispondere agli eventi della malattia in base anche al suo passato, al grado di confidenza che lui stesso aveva con il proprio corpo. Inoltre gli effetti della patologia saranno più o meno gestibili anche in base alla presenza di altri disturbi. Il paziente è un universo di conoscenza che il terapista deve cercare di esplorare il più possibile.
Infatti, la fisioterapia oltre che l’utilizzo di mezzi fisici, ha come fine primario insegnare al paziente a prendere consapevolezza del proprio corpo ed insegnarli, quindi, un metodo efficace che lo porti alla guarigione.
La Riabilitazione è prima di tutto un processo di apprendimento in condizioni di patologia.
In cosa consiste un esercizio terapeutico riabilitativo?
L’ esercizio terapeutico consiste nel dare al paziente un compito che deve avere certi contenuti, modalità ed obiettivi. L’esercizio è costruito con lo scopo di stimolarlo affinché utilizzi tutte le sue potenzialità intrinseche. In questo modo, ogni volta fa un passo avanti, progredisce gradualmente. Questo vale per ogni tipo di paziente in ogni ambito riabilitativo.
La fisioterapia è una branca molto importante della medicina che permette di riabilitare un tessuto, un’articolazione, un’apparato e quindi di rimettere in funzione l’intero organismo in tutta la sua enterezza sia fisica che emotiva.